74 - TheCio

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Siamo fissati coi numeri. Pil, voti, peso, anniversari. Non siamo più capaci di vivere, ci vogliamo appropriare di tutto appioppandogli una misura per renderlo più umano, più vicino a noi. Ogni tanto però, lo ammetto, i numeri assumono un significato che va oltre il suo semplice misurare una dimensione.

Da una parte è terribile andare a raccogliere tutti i sacrifici, le emozioni ed il sudore in una dimensione che di umano non ha nulla. Un numero buttato così è freddo, lascia interdetti e non si capisce neanche di che diamine si stia parlando. Dall’altra si segna un traguardo, un punto. Ci si dice: sono arrivato qui, dove volevo arrivare. Una cifra: una vittoria.

Non si vince mai da soli. Senza una squadra non si va avanti. Quando si spezza il nastro dell’arrivo bisogna ricordarsi chi ti ha motivato, chi ti ha spronato prendendoti per il culo, i rifiuti che ti hanno fatto svegliare. Bisogna avere l’umiltà di riconoscere a chi ti ha dato una mano il suo contributo, al contempo ricordandosi che non sono loro ad aver bruciato la pista.

Sei tu. Con i mezzi che non credevi di possedere. Con le gambe che non pensavi reggessero quell’ultimo kilometro. Con le braccia che tremavano ad un numero imbarazzante di flessioni. Con la mente che alla ventordicesima slide non ce la faceva più.

Credevi che quello che stavi costruendo con tanta fatica non fosse più a portata di mano, ed invece è lì. Anche se avevi la schiena rivolta al muro, ti sei rialzato e hai ricominciato a camminare. E poi a correre.

“Quel giorno, non so proprio perché decisi di andare a correre un po’, perciò corsi fino alla fine della strada, e una volta lì pensai di correre fino la fine della città, e una volta lì pensai di correre attraverso la contea di Greenbow. Poi mi dissi, visto che sono arrivato fino a qui tanto vale correre attraverso il bellissimo stato dell’ Alabama, e cosi feci. Corsi attraverso tutta l’Alabama, e non so perché continuai ad andare. Corsi fino all’oceano e, una volta lì mi dissi, visto che sono arrivato fino a qui tanto vale girarmi e continuare a correre. Quando arrivai a un altro oceano, mi dissi, visto che sono arrivato fino a qui, tanto vale girarmi di nuovo e continuare a correre; quando ero stanco dormivo, quando avevo fame mangiavo, quando dovevo fare… insomma, la facevo!” (Forrest Gump)

A cura di decio

Ho studiato economia, alla ricerca della strada della mia vita. Nel frattempo scrivo, leggo, ascolto musica e gioco ai videogiochi.

2 Commenti

  1. Rispondi

    Gnignigni

    Sì ma … Gli scacchi ?

    1. Rispondi

      decio

      L’ho riscritto già tre volte, quando mi soddisfa ci saranno anche loro!

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