Un Grande Inganno. Ecco cosa è l’autunno.

Guardi la piante e pensi che stiano morendo. Perdono ciò che le rende belle, le foglie, e rimangono, pian piano, degli scheletri di quello che erano. Non sapessimo che fa parte del grande ciclo, le sradicheremmo tutte per far spazio a qualche cosa di più sano.

Invece no, loro si preparano semplicemente all’inverno. Si liberano di quello che non serve per resistere alla stagione più dura. Ogni albero per sé e Dio per tutti. Vedo tutto questo che si avvicina all’inverno. Pian piano.

Le cioccolate, le felpe date a chi ha freddo perché il freddo non lo provo più, il farsi caldo da soli correndo in mezzo a quelle piccole parti di un essere più grande che cadono danzando.

Tutto sembra morire. L’unica vestigia è un grande pezzo di legno con dei rami attaccati, dove una volta vi era una folta chioma. Eppure l’albero è lo stesso. Solo si prepara al momento più duro.

Amo l’autunno perché ho appena passato l’autunno della mia vita. Sono pronto a questo inverno che non so quanto durerà e sto mettendo anche in conto che c’è una possibilità che duri per sempre.

Le temperature si abbassano. Piove. Improvvisamente uscire diventa più faticoso. Lo devi volere davvero. Non puoi più passare le serate a camminare tranquillo, arriva il freddo a morderti le caviglie ed i gomiti.

Non è ipocrita, non parla di volersi bene e non mi devo sorbire tutto quel noioso buonismo del mese di dicembre. Ti prepara al freddo. Quello vero. Lì si vede chi è pronto e chi scappa subito al caldo.

A me le foglie non servono. O meglio, non servono più.

Un giorno forse torneranno, ma saranno un qualcosa di addizionale. Per ora, mi godo questo autunno e questo inverno. Sapendo che il caldo ce lo si crea, in quei piccoli momenti di intimità fra amici, sguardi di intesa, caffè presi al volo, camminate e corse per diventare di fuoco. Si sopravvive. Anche contro tutto il freddo che arriva da fuori.

Da un gelo da dentro, ad una fiamma che scalda chi è intorno.

Ecco cosa voglio essere.

Fine.