Lorenzo Martinotti, Autore a TheCio

Lorenzo Martinotti

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Omeostasi

Ci sono poche anime oggi, tutti portano la mascherina, tutti si guardano come se fossimo amici nemici, fianco a fianco contro questo nostro nuovo nemico invisibile, al tempo stesso pronti a sbranarci l’un l’altro per vincere la paura. Sono in mezzo a loro, sono uno di loro. Anche io, dopo mesi di clausura, sono qui a prendere un treno. Siamo vivi, e dimostrarlo ci fa sentire in colpa. I ricordi dell’università che abitano la mia mente riaffiorano soprattutto quando sono...

Fa freddo in chiesa – riflessione sull’abitudine

CHIESA

Può un vescovo durante una noiosissima riunione per padrini farci riflettere sull’abitudine? La risposta è che sì, può. Fa freddo e ho le mani in tasca in un posto dove non bisognerebbe farlo. L’atmosfera è di quelle asettiche per me, la cerimonia non fa breccia nella mia sensibilità, mi sento come un pesce fuor d’acqua mentre tutti muovono le labbra all’unisono e si piegano sui loro ginocchi ripetendo mnemonicamente pratiche e rituali anacronistici. Mi guardo intorno silenziosamente, pensando ai fatti...

Luce rossa e profumo di miele

1. «Luce rossa e profumo di miele. Questo potrà andare». Una scelta sicuramente dettata dal freddo che tirava, e che mi penetrava sotto la giacca, fino alle cavità dell’ombelico e poi risaliva, pungendomi il collo appena sbarbato. Entrai solo con l’intenzione di ammazzare il tempo e bere qualcosa di caldo. Così mi misi a sedere al tavolo che mi sembrava andar bene, con la candela accesa al centro, mentre le luci che venivano proiettate sul pavimento erano verdi, ora gialle, poi...

Quand’eravamo piccoli disegnavamo

La sala da pranzo, se così si poteva chiamare, era piccola e accesa, colorata dai tanti quadri che erano appesi sulle pareti gialle. I due erano scesi a fare colazione con largo anticipo. Fu lei, poco dopo essersi seduti, a notare che tutti quanti ritraevano la chiesa di Monteu Roero e le altre poche case del paese. Il tavolo del buffet era disposto in un modo tale che veniva da pensare che dietro ci fossero il gusto e l’amore di...

Tenersi la mano d’estate

Sono l’uno nella mano nell’altra, baciati dal sole di una città che dà sul mare. Fa caldo ed è un pomeriggio di quelli che ti metteresti a seguire la sagoma dell’ombrellone sulla sabbia: un buon libro, qualcosa di fresco da bere, un pacchetto mezzo pieno di sigarette. È ora di pranzo, lo si capisce dai bambini che tirano le gonne delle madri, che vogliono mangiare. Anche i gabbiani hanno caldo e riposano sui tetti delle case. Anche loro due, hanno caldo. Ma si...

Siamo storie che non hanno nulla da raccontare: come i Social ci stanno alienando

Social network, Facebook, Like, Storie, Instagram. Sappiamo tutti di cosa stiamo parlando, e lo sappiamo fin troppo bene. L’argomento è trito e ritrito e da un po’ se ne parla come dipendenza, problema, droga, eccesso. Alcuni sono sensibili all’argomento, altri se ne fregano un po’ di più, altri ancora (la maggior parte di noi) lo ammettono, dicono ehi, stiamo davvero troppo al telefono dovremmo darci una regolata, poi subito dopo postano un selfie. Che tu appartenga all’una o all’altra categoria,...

Zio e Antonio

Piazza Vittorio, è un pomeriggio fresco e soleggiato, l’ideale per quattro chiacchiere davanti a una bevanda ghiacciata. Zio e Antonio si guardano in giro. Il vento alza la gonna di una signora abbronzata e sulla cinquantina, che subito, colta da un improvviso imbarazzo, si piega sulle ginocchia, rimettendo tutto al suo posto. I due sorridono, poi si scambiano un cenno d’intesa. Allora Zio dà una pacca sulla schiena ad Antonio e indica un tavolino che si è appena liberato. Z: – Sediamoci...

Una poesia di Giovanni Giudici – Le tue ore migliori

I Le tue ore migliori…ma non sono per me: sono le ore del lavoro domestico, che è troppo trascurabile realtà per essere degno di storia. Progredisce la storia, infatti, ma il tuo lavoro semplicemente ricomincia e finisce. Le tue ore migliori sono della mattina, quando ti lascio e tento per vie diverse variare l’obbligato itinerario che sempre da un punto parte e ad uno arriva. Batte il sole al balcone di cucina, prima di cominciare tu guardi in strada. Io...

Capriole di fumo #7 – Anna e le sue ore migliori

Anna, oggi, è uscita prima da lavoro. Cammina senza fretta, mentre il sole ancora alto in cielo le scalda il cuore. Oggi non deve correre per raggiungere in tempo il tram alla fermata, non deve trovarsi un passatempo per la sua mezzora in metro, non deve nemmeno pensare, durante il lungo tragitto verso casa, se è rimasto ancora qualcosa in frigo da mangiare. E per di più, l’idea se una volta fatti cinque piani di scale sarà troppo stanca per uscire (domanda...

L’ultima festa al vivaio / momenti veri

Questa storia comincia con un messaggio arrivato in una chat di amici un sabato notte, alle 02.59. Il messaggio dice così: credo che nella vita di tutti noi ci siano dei momenti più importanti di altri, momenti che ci segnano e ci cambiano. In questo momento mi trovo in uno di quelli e volevo dirvi che sono davvero felice che ci siate voi tutti. Mi trovo davvero bene quando siamo insieme. Mi state donando immagini bellissime e indimenticabili, bei ricordi...