Prima di tutto mi sembra corretto presentarmi!
Sono Marco, ho 26 anni e sono uno dei molti fuoricorso del PoliTo! Sono piuttosto sportivo, principalmente calciatore della squadra di paese (Pollone), ma a differenza di molti preferisco praticare lo sport invece che seguirlo. Luca, amico di lunga data e Lorenzo, amico più recente e compagno di calcetti, mi hanno chiesto di condividere qualche riga con voi in seguito ad un post che ho postato su Instagram e dunque eccomi qua a cogliere la palla al balzo.
L’immagine che ho caricato incorniciava una serata della scorsa estate, un gruppo di amici/conoscenti, una tv, parecchie birre ed una partita di Euro2016. La trovate qui sotto.
La partita in oggetto era Germania-Italia, terminata con la sconfitta degli Azzurri ai rigori per 6-5, difficilmente l’avrete dimenticata.
Dopo questa lunga premessa, volevo condividere le emozioni che ho provato dopo la non qualificazione dell’Italia ai mondiali di Russia 2018.
Ieri, la partita, non l’ho neanche vista. Non per scelta, ma perché sono stato invitato a mangiare la Bagna cauda e non si dice mai di no alla Bagna cauda! Controllavo in continuazione il risultato da un’app, ero teso.
Nella vita ci sono migliaia di cose più importanti del calcio, dello sport, ma nonostante ciò, la nazionale di calcio italiana continua ad avere un’attrazione quasi totale. Qualche volta mi sono chiesto una spiegazione di tale interesse, ancora adesso non ho trovato una risposta esaustiva.
Una tv e la voce di un telecronista e tutti gli occhi incatenati a quelle immagini, a quei suoni, decine di cuori legati da un solo colore, che aumentano di frequenza all’unisono alla prima azione pericolosa, che rallentano precipitosamente al pericolo scampato, come un’orchestra.
Le emozioni sono difficili da trasmettere a parole, soprattutto da me che scrivo per la prima volta su un blog, ma giudicate voi dall’immagine precedente e da quella a fine articolo!
Persone dalle idee contrapposte, gusti differenti, ma in questi scatti, uniti. Uniti nella gioia della vittoria, uniti nella disperazione della sconfitta. Uniti e basta.
Finita la partita di ieri ho realizzato che la prossima estate non potremo provare queste emozioni, nessuna partita della nazionale ci farà stringere forte.
Secondo me non ce ne renderemo conto fino a quando non inizieranno realmente le partite, ma questo dovrà dare la forza ai futuri azzurrini a fare del loro meglio per farci gioire nuovamente.
Dopo quella che sarà la più lunga astinenza da mondiali dopo il ’58, son sicuro che ci sarà grande voglia di fare bene, di faticare e di soffrire ed una vittoria sudata ci farà godere il triplo, perché siamo italiani ed orgogliosi di esserlo, sempre!