Marco nella vita aveva fatto molte scelte sbagliate. Lui e Giuditta si trovavano ad essere giovani e genitori. Certo, un figlio non è mai qualcosa di sbagliato, ma non mettere il profilattico a vent’anni sì. Aveva finito il liceo scientifico in ritardo e, complice la situazione, aveva dovuto cercarsi un lavoro.
Era un venerdì, e sapeva che avrebbe passato il weekend a lavorare, a spostare pacchi, portarli da una parte all’altra del magazzino, etichettarli. Si stava perdendo i primi passi della sua bambina, ma toccava pure a qualcuno portare a casa la pagnotta. Giuditta era una studentessa, e Marco credeva nel suo sogno.
Non sapeva dire se fosse innamorato di lei o della situazione che si erano trovati a vivere, ma tanto bastava per dargli un motivo per andare avanti in una vita che non era la sua. Non aveva scelto tutto questo, o meglio, non volontariamente. Lui, da grande, aveva sempre voluto fare l’astronauta. Il suo sogno era solcare le stelle.
Sì sentiva così adulto e così immaturo allo stesso tempo, costretto a giocare una partita che non era stata scelta, ma semplicemente era accaduta.
Con Black Friday si identifica l’ultimo venerdì di novembre. Viene chiamato in questo modo perchè le aziende, vendendo a prezzo scontato, tramutano i conti dell’anno: da negativi (rossi) che erano, a neri (positivi) che saranno. Nato negli Stati Uniti d’America, è divenuta data conosciuta per gli sconti online e ormai anche nei negozi fisici, per anticipare i regali del periodo natalizio.
Nel suo ufficio faceva caldo. Il cliente continuava a parlare ma Luciano aveva smesso di prestarci ascolto dopo un quarto d’ora. Era l’ennesimo piccolo imprenditore della brianza borghese che andava da lui, il guru del Search Engine Management, a chiedergli di fargli un sito. Subito iniziavano a chiarire che era un favore che loro stavano facendo a lui, quello di essere lì, perchè tanto il nipote o il cugino giovane era uno smanettone, e con cinquecento € gli avrebbe fatto il sito, forse anche meglio del lavoro di Luciano. Allora, Luciano, doveva spiegargli che lui non “faceva siti”, ma faceva aumentare le vendite, dei siti. Vista la direzione che parte del mercato stava prendendo, Luciano aveva anche iniziato a informarsi e a provare a vendere sui marketplace online, sfruttando le abilità acquisite negli anni, quando Google era ancora una cosa sconosciuta ai più.
La sua intenzione odierna era di monitorare Amazon e capirne un po’ di più su questo Black Friday.
Intenzione distrutta dal Dottor Pautasio, che dottore mica era, ma la sua azienda e il suo fatturato, nelle piccole città, lo tramutavano subito nel Dottore. Era arrivato con una Mercedes, leasing aziendale e tac, sei in pole position. Luciano dava retta a tutti questi personaggi perchè gli ricordavano da una parte, suo padre, dall’altra il suo primo capo.
Il Dottor Pautasio sorrideva, pensando di aver trovato la gallina dalle uova d’oro, senza sapere che in mezz’ora, sarebbe stato compatito e sarebbe tornato a casa con un libro, chiamato “Come mettersi un sito online da soli”. Con annessa dedica, ovviamente, al nipote/cugino di turno.
Luciano ogni tanto si chiedeva cosa stesse facendo della sua vita. Apriva il suo cassetto dei ricordi e trovava i volantini dei socialisti, quando ancora credeva in qualcosa. Ora, che il Dottor Pautasio era andato a casa, convinto di essere richiamato a breve da Luciano, aveva tempo di girare le homepage dei siti e si chiedeva, Luciano, dove avesse sbagliato il genere umano. In quale momento preciso della sua storia, si era passati dalla ricerca del sapere, dalla volontà di conoscere l’infinito, a quella di voler accumulare il finito.
Black Friday. Vendere. Fatturato. Comprare cose di cui non sappiamo bene lo scopo, fare acquisti solo perchè sono scontati e così la nostra coscienza è a posto. Vendere cose, per comprare altre cose, che forse potrebbero servirci.
Mentre il mondo crolla, Luciano, si chiede che senso ha tutto questo. Poi pensa a casa sua, ai suoi gatti, ai suoi cani, alla sua compagna. Sì, fare l’attore in questo teatro richiede una certa pazienza e forza di volontà. Forse però c’è qualcosa per cui ne vale la pena.
Nel 2016 su Amazon, durante il Black Friday, sono stati ordinati 12 prodotti al secondo in Italia. Oltre 1,1 milioni di prodotti venduti. Nessuno però si chiede le cene con la famiglia saltate, i weekend passati a fare pacchi, gli stipendi, i contratti. Oggi, prima del Black Friday del 24 Novembre 2017, la sede di Piacenza di Amazon è in sciopero.
Marco torna a casa e un po’ ha paura dei prossimi giorni. Dei ritmi. Degli errori che potrebbe fare e che potrebbero costargli il rinnovo del contratto. Arriva, e trova Giuditta che lo aspetta con un pacco in mano. Ah, l’ironia. La guarda, sorride, e fra sè e sè pensa, sì, di sicuro la amo. Apre e trova una placca sull’alluminio. C’è scritto: Giuditta dedica una Stella a Marco, il suo esploratore.
“Un giorno riusciremo a guardare Interstellar insieme, te lo prometto”.
Marco va a dormire contento. E pensa che sì, la vita, alla fine, non è poi così male.