Qui sopra vedete l’eterno dilemma che mi piaga ogni volta che torno a Milano. Uscito dalla Metro ad accogliermi, oltre alla M rossa, trovo una tremenda M gialla: la M di Mc Donald’s. Per essere subito chiaro: adoro Mc Donald’s. Mi piace proprio. McNuggets, Crispy McBacon. Dios: se ho bisogno di scofanare come un maiale so che la tenue luce della grande M mi accoglie sempre con piacere.
Ecco, voi immaginate di arrivare da un viaggio nei pessimi treni. Magari con un ritardo sulle spalle e senza voglia di cucinare. Alzate lo sguardo e la soluzione vi si presenta lì, facile, immediata. Coda di cinque minuti, e un sacchetto in mano. Siete a casa e state addentando quel piccolo angolo di grasso e salato paradiso. Arrivate a dimenticare di aver scelto di cibarvi di sale e grassi e con piacere vi godete ogni singolo momento.
Fino al giorno della scelta, cioè oggi.
Avrei potuto tornare ai vecchi schemi, mandare tutto a quel paese. Cosa vuoi che sia una volta? Un panino? Che sarà mai? Qualche giorno di corsa in più? Dai Decio, tanto lo sappiamo che tornerai qui prima o poi, fai tanto il duro ma dentro di te sai già che hai perso. E invece no. Decidi di andare a casa, cambiarti e andare a correre, fregandotene di quanto ti piacerebbe.
Il problema di queste decisioni è che non basta farle una volta, bisogna farle ogni giorno. Decidere di non farsi fregare risulta essere davvero una vittoria quotidiana. Ogni giorno portato a casa va a sommarsi agli altri. E bisogna ricordarsi che basta un fallimento per annientare tutto quello che avevate con fatica raccolto.
“E non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male, Amen.”
Articolo #3 di Decio
ramarroide
2 Giugno 2015Non ti sei fermato al McDonald’s? BRAVOH.