Le luci si riaccendono. La scritta INTERVALLO appare sullo schermo del cinema. E tu sei lì, che eri preso dal film, che ti dici, tutte le dannate volte, “ah già che c’è l’intervallo”.
La trama si ferma. Non saprai se l’eroe/eroina darà un bacio a lei/lui (spoiler, al 99% sì), non saprai se vinceranno i cattivi o i buoni (anche se vincono i cattivi poi nel film dopo vincono i buoni, lo sappiamo già). Ti guardi intorno, e fai due parole con chi è venuto al cinema con te, o se sei da solo tiri fuori il telefono e ti chiedi da quale social o chat arriverà la prossima scarica di serotonina (spoiler anche qui, il 99% delle volte che qualcuno scrive qualcosa davvero di nota il cellulare sarà spento, dall’altra parte della casa, lasciato in macchina in ufficio o via dicendo).
Sei lì. Al cinema. In mezzo a sconosciuti e sconosciute. Famiglie, coppie, persone sole. Tutte lì con i loro motivi, le loro storie, i loro problemi e le loro dinamiche. Vedi il ragazzo che va a comprare sbuffando i pop corn perché glieli ha mangiati tutti lei. Vedi il papà che alla fine si ricrede sul film che è finito a vedere solo perché sua figlia voleva vedere Captain Marvel. Vedi tanti posti vuoti davanti a te, perché sto dannato Covid ancora non è finito. O forse solo perché quel film non interessa a nessuno. Chissà.
Guardo un punto fisso dello schermo e la mente vaga. Di qua, di là, su quella chat, in quell’altra chat ancora o in quel ricordo di qualche mese fa. Ma era un altro cinema, un altro film, un altro me.
L’intervallo continua e non ho mai capito quanto duri. Ho coscienza che ad un certo punto il film riprenderà e scoprirò come andrà a finire. Magari ne rimarrò deluso, magari dovrò aspettare il seguito o peggio ancora la trilogia successiva.
Però sono ancora lì, fisso, con la mente che vaga. Al che, mi chiedo, l’intervallo cos’è? Del tempo che vale la pena essere vissuto, in cui prendere, fare, farsi prendere dalla FOMO andando a spolliciare a destra e a sinistra, o posso permettermi di mettermi comodo, fare un sorriso al bambino che si gira a guardarmi, e semplicemente aspettare che il film ricominci?
Tanto mica lo decido io, quando ricomincia.
E mentre la mente vaga ancora, le luci si sono spente, i miei amici e le mie amiche sono ritornate.
E il film ricomincia.