Nella vita ho sempre pensato che ci fossero solo due approcci alla corrente. O remi contro, provando a cercare un appiglio che ti tenga fermo, lasciando che la corrente sfoghi tutto il suo impeto finché non trovi un modo per uscirne. O semplicemente lasciarsi trasportare da essa, vedendo dove ci porta.
Questa volta, invece, ho deciso di spingere ancora di più.
Non è per tutti, e forse non è neanche la migliore cosa da fare.
Ma credo che il mondo si divida fra chi ha fame e chi si accontenta.
Non c’è un giudizio morale o etico, ritengo semplicemente che ci sia un qualcosa che ci preme nel petto, che si scava un suo posto vicino al cuore, forse un poco più a destra.
È quella voce che “Sì, ci provo”, “Sì, non mi arrendo”, “Sì, accetto la sfida”.
Certo, rifiutandole e limitandosi la vita sarebbe molto più facile. Accontentandosi di quello che si è e di quello che si ha, non spingendo l’acceleratore, ma lasciando il cruise control (che è quella funzione che setti na velocità e rimane quella).
Ho una fottuta paura di morire, di non esserci più, di non esistere. Non sono mai stato tanto attaccato alla vita come in queste giornate in cui ogni giorno cado, mi sfregio sui gomiti e sulle ginocchia e mi rialzo. Vorrei potermi accontentare, ma sento questa cosa che mi spinge.
Il fomento, la fotta, la fame, la volontà di potenza, chiamatela come volete.
Quando la hai, quando ti svegli una mattina e senti che non puoi più vedere il mondo con gli occhi di ieri.
Mi spinge, sempre, a dare quel qualcosa in più alla vita e a me stesso. Questo è quello che sono e se vuol dire soffrire, sbagliare, prendere porte in faccia e pugni nello stomaco datemeli tutti che ne voglio ancora. Ogni tanto torno a pensare quando il mio più grande sogno, il mio sentirmi arrivato, era dare esami, essere il ragazzo perfetto, il figlio perfetto, l’amico perfetto.
Anelare ad un qualcosa di impossibile, spingendomi ogni giorno a fallire, perché la perfezione non esiste.
Ora, quello che voglio, è vivere tutto questo. Nel mio modo, non nel modo perfetto.
In modo esagerato, forse, però capitemi. Quando hai passato anni della tua vita a vedere il mondo in bianco e nero e scopri che ci sono anche i colori, tutto cambia.
Decio