Non so cosa intendessero i Fine Before You Came con “Noi non sappiamo come fare a non tornare” ma l’ho spesso letta come “Finiamo sempre col tornare sui nostri passi.”
Noi non sappiamo come smettere di rimuginare sul passato. Non possiamo non sventrare e analizzare. Noi non sappiamo accettare e lasciar andare. E dico “noi” perchè se stai leggendo, molto probabilmente cercavi proprio quello che nessuna lista di Oltreuomo può darti (figuriamoci noi).
Questa non è una guida su come uscire felicemente da una rottura (o più in generale, accettare la fine). Questa, è la guida su come sbagliare, capire e imparare.
E poi sbagliare tutto da capo.
- Sottovaluta il problema.
Oggettivamente, tu sei superiore. Sai bene che puoi piegare la tua volontà. Comprendi che certi ostacoli devono essere superati con un salto a piè pari; ma nessun ostacolo è tale se lo ignori. Se non vuoi stare male, imponiti: non stare male. - Stai male.
OK, forse riconoscere la gravità di certi problemi è fondamentale per una corretta “digestione”. Ora lo sai. Ma com’è possibile che nessuno te lo abbia mai detto? - Alcol e droga.
Tutti sanno che per accettare la fine, è necessaria la profondità emotiva e analitica che solo la birra del discount e l’erba affogata nell’ammoniaca possono dare. E quando in un momento di lucidità ti renderai conto che tutto ciò non ti sta aiutando, ricordati che non serve cambiare atteggiamento. Basta cambiare prospettiva: adesso bevi e fumi per dimenticare. - La sofferenza è una,
e una sola. Come una patata bollente ce la passiamo di mano in mano, certi che una volta liberi dal caldo tubero (rifilato con un messaggio rabbioso alle 3 di notte) potremo anche sentirci liberi di essere felici.
Afferra la sofferenza a due mani e falla cadere dall’alto, come un macigno, sulla testa di qualcun’altro. - Chiudi la porta.
Se il mondo non può vederti soffrire, allora non stai veramente soffrendo. Convincitene, sparisci dalla circolazione e fai credere a tutti di essere volato a Panama. - Apri la porta. Un pochettino.
Quel tanto che basta per ricordare a tutti che sono stronzi: ti hanno lasciato la patata bollente e adesso proseguono con le loro vite come se nulla fosse. Una mancanza di rispetto. - Esci.
Vedi gente, conosci gente, limona gente. Ora stai meglio. Davvero. - Scrivi.
– Assolutamente un messaggio alla tua ex, cercando la maturità necessaria per costruire un dialogo e un rapporto civile. Sii genuinamente sorpreso quando ti rendi conto di quanto tu sia idiota (non l’avevi capito quando al punto 3 hai ordinato il terzo negroni?).
– Preferibilmente una guida in 8 punti su come fare a non tornare.