Io non ho una cultura musicale. Sono un semplice ascoltatore, mi limito a mettermi e confontarmi con generi ed artisti diversi. Non posso dire di riuscire a definire un genere, a capire un cambio di direzione o ancora meno le complesse dinamiche dell’industria della musica.
Detto questo però dietro di me ho anni e anni di canzoni ascoltate. Per un percorso che sto intraprendendo con l’associazione di cui faccio parte ho deciso di scegliere le dieci canzoni che mi caratterizzano, che sono parti fondanti di quello che è il mio essere. [NDR son poi diventate 17 + 2 bonus track]
Ovviamente sono le mie dieci canzoni ora, al 2 giugno 2016, fra una settimana potrebbero essere totalmente diverse, ma queste sono e rimangono parte della mia vita. Di musica capisco niente, di emozioni un po’ di più. Parlerò delle mie dieci canzoni in quest’ottica.
Credo che questa piccola lista riveli un po’ della mia anima, di chi sono e cosa vorrei essere. Più di tanti articoli che ho fatto in questo blog. Forse molto di più.
Premetto che sono di generi molto diversi fra di loro, il filo conduttore è nel mio strano modo di intendere la vita. Alcune vi faranno cagare, altre magari vi piaceranno subito e altre ancora al decimo ascolto potreste non farne più a meno, io vi avverto.
Qui troverete la playlist Spotify per chi voglia spararsele tutte.
Iniziamo.
Eminem – Lose Yourself.
Non ho mai visto il film, incredibile ma vero. Eminem rimane l’unico rapper che non mi annoia mai, ogni suo disco mi fomenta come tutti gli altri. Innovativo, portando l’elettronica nei beat dove prima pochi ci avevano pensato e nessuno con l’effetto commerciale che ha avuto. Marshall parla a quella mia parte di anima incazzata, che però ci dà sotto. Questa canzone l’ho ascoltata prima di esporre la mia tesina di maturità, non scorderò mai il momento in cui mi sono tolto le cuffie e sono entrato, iniziando non rispondendo alla domanda di scienze della terra.
Left Behind – Slipknot
Questa è la prima canzone metal che ho mai ascoltato. Ricordo ancora che ero davanti a Rock Tv, un caldo pomeriggio primaverile. Incazzato nero perché avevo litigato con i miei amici e la ragazza che mi piaceva usciva con un altro. Loro sono un gruppo di persone mascherate, che non pongono molti limiti né ai testi né ai suoni. Molto commerciali per essere metal, rimangono uno dei miei gruppi preferiti, per i testi, l’iconografia ed il bordello generale. Poi vabbè i loro concerti sono un minchia bordello che veramente.
What I’ve Done – Linkin Park
La canzone dei sensi di colpa. Ascolto anche loro da anni, veramente tanti e ogni album nuovo mi uccide un pochino di più, ma non importa. Ci saranno sempre un 20 canzoni loro che canto a squarciagola a prescindere. Questa è la mia preferita. Amo questa canzone perché esprime un senso di liberazione, di perdonare se stessi e non gli altri. Nella mia vita ho sempre trovato più facile perdonare gli altri, ma quanto faccio un errore io, specie se reiterato, trovo sempre difficile lasciare andare. Ci si riesce con il tempo, ma mica facile!
What’s My Age Again – Blink 182
Boh, ecco, che dire. È la canzone dei miei ventitre anni. Mi ci trovo al 100%. Quella strana sensazione di essere a metà, mica adulto ma non più adolescente. Tutti ti dicono di comportarti secondo la tua età e non hai fottutamente idea di quello che voglia dire e così vai avanti e continui un po’ a cazzeggiare un po’ a giocare a fare l’adulto, quando sai che di merda ancora ne devi mangiare. Malinconica, ma bella. Un po’ come la fine dell’adolescenza.
Propane Nightmares – Pendulum
Un gruppo riunitosi recentemente, fa un genere veramente strano. Da una parte elettronica, dall’altra musica fatta con strumenti. Questa è una delle poche canzoni che quando sono in palestra mi spinge a fare quella serie in più, a correre quel chilometro in più, a dare anche l’ultimo centrimetro. Live sono una bomba estrema. Woob Woob.
Precious – Depeche Mode
Direi il mio gruppo preferito, ma non lo dirò, perché non riesco a dirlo di nessuno. Questa canzone mi riporta all’estate fra la terza media e la prima superiore, anche lì grandi tempi di cambiamenti. Ricordo che mi trovavo coricato e l’avevo messa su sul mio primo stereo. Al massimo, non c’era nessuno in casa. Mi lasciavo cullare. Senza sapere che il testo parlava della mia infanzia e di quello che avrei capito tanti anni dopo. Andrei a sentirli tutti i giorni, live una sicurezza assoluta.
Clint Eastwood – Gorillaz
La canzone dello spot di Ing Direct. O anche quella di uno dei gruppi che più mi flippano. Ogni loro CD è una esperienza ai limiti del mistico. Non ho nient’altro da aggiungere se non che alla fine saranno undici canzoni e 4 bonus track che in 10 non riesco proprio a contenermi.
Brutale – Lo Stato Sociale
Direi che questa è simbolo degli ultimi due anni della mia vita, gruppo che mi piace molto musicalmente, ma su altri piani mi lasciano piuttosto arido, come la maggior parte dell’indie italiano del resto. O dell’indie in generale. Maledetti che c’avete migliaia di fangirl. *agita i pugni in aria*.
Questa è in assoluto la mia canzone preferita loro: “Fare del mio meglio non significa fare quello che volete voi in tal caso farei del vostro meglio”
One More Time – Daft Punk
Il mio duo elettronico preferito. L’ultimo CD mi ha lasciato un po’ così, nel mio cuore rimarrà sempre però il film sperimentale Interstellar 5555. Una storia narrata con immagini e musica, senza una riga di parole scambiate fra attori. Questo live è spettacolare e quando voglio staccare dal mondo intero me lo spero a occhi chiusi, spesso in treno, aspettando di arrivare da qualche parte e nel frattempo viaggiando ai confini della galassia.
Shots (Broiler Remix) – Imagine Dragons ft. Broiler
Uno di quei gruppi relativamente nuovi (Bastille, One Republic e pochi altri) con un genere poco definito che riescono a colpirmi e a lasciarmi un ricordo sempre piacevole. Questa canzone mi ha fatto riscoprire un po’ il gusto del vivere, anche dopo qualche errore. Ricordo una sera, qui a Milano, poco sobrio, inforco le cuffie, metto il random e inizio a correre come un matto.
Waiting For Love – Avicii
Penso sia l’unico DJ che per quanto mi riguarda non ne ha ancora sbagliata una. Ora si è ritirato e mi chiedo se per sempre o no, sta di fatto che ogni sua canzone è piacevole, bella, e ti spinge a ballare. I video non sono mai scontati e mi spiace immensamente non averlo visto dal vivo.
No You Girls – Franz Ferdinand
Brusco cambio di genere, come ben sa chi poverino o poverino passa nella mia macchina. Questo gruppo ha sempre saputo interpretare alla meglio il mio rapporto con la metà più bella del genere umano. Da Take Me Out, a Do You Want to passando per Walk Away si arriva alla fine alla frase somma di questa canzone “No you girls never know how you make a boy feel”
High Hopes – Kodaline
Gruppo scoperto da molto poco tempo, da una parte hanno un suono che mi piace un sacco, dall’altra riescono a parlare di concetti anche parecchio profondi con parole molto semplici. “And the world keeps spinning around”.
Una Vita Stupenda – Pop_X
Ecco, se siete arrivati fino a qui, vincete un premio. Se ascoltate questi, lo dovete fare come ci si approccia ad un gelato fritto, la sensazione più o meno è la stessa.
Mi Ami Davvero – Luca Carboni
Quasi chiudo le mie canzoni con il mio cantante italiano preferito. Quando sono preso male vado sotto la doccia, accendo lo stereo ed inizio a cantare Carboni a squarciagola. Però questa canzone trovo che sia davvero, davvero, davvero, davvero bella.
Eppur mi son scordato di te – Lucio Battisti
Chiudo, ora, definitivamente, le mie canzoni. Battisti è il mio cantautore preferito, è quello che ascolto in religioso silenzio, spengo tutto e mi metto semplicemente ad ascoltare la chitarra e la voce. Lasciando che parli lui per me.
Ps non ho incluso 2 mie canzoni preferite di 2 band biellesi perchè poi mi si dice che faccio loro troppa pubblicità, visto che scrivono pure spesso su questo blog, quindi lascio intendere a voi di quali band e persone io stia parlando. Nel caso comunque le voleste sapere ed ascoltare, le trovate qui sotto, tanto per. Non si sa mai, ecco.
Thanatos – Fomalhaut
La Direzione – Entropia