Ciao Decio,
Sì. Ora ti conoscono tutti come Decio, anche se però un po’ Luca lo rimarrai.
Sì, venire a Milano è stata la scelta giusta.
Fai esercizio, ti tieni in forma e ti piaci. La tua barba ancora non è folta, forse non lo diventerà mai. I capelli diminuiscono poco a poco, ma per ora è la situazione è ancora accettabile.
Ultimamente stai un po’ riposando. Devi darci sotto con la tesi e le lingue. Avresti anche potuto darle prima, ma la vita ti riserverà un po’ di ostacoli ed imparerai ad affrontarli. Arriverai sulla strada per i tuoi venticinque anni con la sensazione di essere stato padre, amante, marito e fidanzato (alcuni di questi anche allo stesso tempo) e di stare finalmente vivendo i tuoi vent’anni da ragazzo, quale sei.
Affronterai le tue grandi paure.
Il Rifiuto.
La Solitudine.
L’Esercizio Fisico.
Ricomincerai a scrivere. Avrai un romanzo nel cassetto che non va tanto avanti, perchè c’è una strana correlazione inversa. Lo rileggi e trovi di essere cambiato, ogni capitolo esprime una parte della tua vita, un modo di intenderla. Non riesci a toccarlo perchè non vuoi mischiare troppi vissuti in una pagina. Forse potrebbe dare quel qualcosa in più, ma per il momento lo guardi e ci mediti sopra. Tanto non ti corre dietro nessuno.
Continuerai a cadere. Giusto all’inizio di una brevissima esperienza che farai da tuo padre in Ungheria (sì, il tempo lo troverai, lo trovi sempre quando hai voglia) cadrai e gli amici e tua sorella verranno come sempre in tuo soccorso. Cadrai, certo, e ti rialzerai ogni fottutissima volta.
Scoprirai che la tua grande sfida è e rimane sempre quella: credere in te stesso. Arrivare a conoscere le tue armi, la tua armatura e come sei senza di essa. Capirai che la tua pelle è dura e può affrontare anche il rifiuto. Le donne ti faranno meno paura e imparerai a stare da solo, anche quando non avresti mai pensato di farcela. Soprattutto il come sarà decisamente divertente.
Inizierai ad ascoltare musica italiana. Andrai ad un sacco di concerti a €5.
Aprirai un blog, con il quale conoscerai un sacco di gente. E due amici, che ora condividono con te questa avventura.
Sarai stato pres per un anno di un gruppo di scalmanati e scalmanate. Ne combinerai di tutti i colori. Non sempre ne sarai soddisfatto, ma non rimpiangerai mai neanche un minuto.
La cosa più importante però, è che hai imparato ad accettarti.
Nelle tue mille contraddizioni. Nell’essere a disagio in mezzo alle persone ma nel voler comunque instarurare un rapporto con loro. Nella tua ricerca di spiritualità, anche se ti senti spesso e volentieri solo di fronte al baratro di una realtà senza significato. Persone che non conosci ti faranno conoscere parti di te che non avresti mai conosciuto altrimenti. Persone che conosci ti faranno conoscere parti di te che non avresti mai voluto conoscere. Non smetterai mai di sorprenderti.
Dovrai darti un nuovo scopo. Non sarà facile. Diventerai un Rōnin, ma come diceva Tolkien, “Not all those who wander are lost”.
Altre cose non te le dico. Le devi scoprire tu.
Una ultima, però, la più importante sì: imparerai a chiedere una mano agli altri, ad accettarla e poi a ricominciare ad andare sulle tue gambe da solo. Sì, sai che ti sarebbe bastato leggere queste due righe per capire tutte quelle sopra, ma se siamo verbosi con gli altri, tanto vale esserlo con noi stessi.
LDN