Quando ti svegli e arriva quel mal di testa. Sai benissimo perché lo hai, te lo meriti.
Come la marea arriva e ti passa sopra come una mietitrebbia. Vaghi per casa senza soluzione di continuità, spiaccicando mezza parola e cercando di capire come diamine fai ad avere così mal di testa.
Ultime parole famose di oggi: “Studio”, “Non finisco ad ascoltare musica su Youtube in ripetizione”.
Certo.
Apro un blog, bestemmio, chiudo due blog vecchi, il passato ti spara addosso e tu schivi.
Scrivi.
Ti trovi a rileggerti, vai col pensiero a quello che pensavi sarebbe stato il tuo futuro e ti rendi conto di quanto poco possa avere influenza il tuo pensiero sul come poi la tua storia si scrive. Mi è sempre piaciuto pensare che siamo i fabbri della nostra storia. Mi correggo ora.
Siamo i fautori delle reazioni a ciò che (ci) accade, lì vi è il differenziale fra una persona e l’altra. Come si decide di reagire di fronte alle sfide della vita. Ai momenti di alta marea. Così decidi di spendere qualche spicciolo, aprire il tuo ennesimo blog che non porterà a nulla se non ad un tuo sfogo semiquotidiano.
Perché alla fine non siamo tutti barche in mezzo ad un mare, ci scontriamo, passiamo periodi accanto per poi salpare in direzioni diverse?
Articolo #1 di Decio
ceci
2 Giugno 2015MUORO
tivbbi bro
voveve
23 Luglio 2016vogliamo parlare della tua immagine di profilo?