Odiatori aka Il nuovo fascismo - TheCio

Odiatori aka Il nuovo fascismo

Chi sono

Odiatori. Haters. Troll. Commentatori acidi. Internet da un grande luogo in cui trovare la soluzione a qualsiasi problema, in cui condividere, è diventata la sede dei tuttologhi e dei nemici di tutto e di tutti. Il confronto non esiste, l’umanità si rintana e insulta. Minaccia. “Ti vengo a prendere”, “Ti vengo a purgare”. Ogni volta che un politico si esprime, arrivano a frotte, a insultare, a inventarsi palle. Ecco, questo è uno spaccato dello scenario, ma non è tutto.

Internet non è solo questo, ma perchè è diventato questo?

Il fascista dentro di me

Spesso nella mia vita ho avuto opinioni non condivise dai più. Spesso e volentieri, pavidamente, me le sono tenute per me. Per paura della reazione degli altri, perchè sapevo che magari avrebbero ferito qualcuno. Quindi me le sono tenute dentro, ci ho palrato, con queste opinioni, per capire cosa mi fermasse. Se il coraggio mi mancava, un motivo c’era? O ero solo un pavido, che si teneva una opinione perchè aveva timore della reazione altrui?
Sono opinioni divisive, retrogade, classiste. Ogni tanto sono lì, le penso, fanno parte di me, cerco di capire da dove vengo. Le leggo attraverso i valori che ho scelto per me essere importanti e, alla fine, le scarto.

Il fascista fuori di me

42.000. Quarantaduemila. Raffaele Ariano ha ricevuto questo numero di insulti dopo essere stato pubblicamente messo alla gogna da Matteo Salvini. Sono tanti. Sono incredibili. Fanno paura. Una massa informe e nera, schifosa, così simile alla neritudine dei miei pensieri che non condivido? O sono altro?

Si muovono al cenno del loro duce, che chiamano Capitano. Sono usciti dalle fogne. O sono sempre stati lì? Cosa è che fa scattare il grilletto in queste persone? Perchè sentono il bisogno di insultare, minacciare, atto che dal vivo non farebbero mai?

Stessa pasta del fascista che mi insulta e minaccia su internet, ma che, quando gli avevo fatto notare che la foto del duce che teneva dietro al bancone non era giustamente appesa al contrario, aveva abbassato gli occhi a terra.

Il fascista al villaggio turistico

Lasciamo uno zaino per terra, forse sarebbe stato meglio metterlo a posto, forse avremmo potuto pensarci prima. Un signore passa di lì, tra un po’ ci cade sopra, tra un po’ lo calcia, sbofonchia un lamentio. Io ero intento a mangiare e non lo sento. Chiara si alza e lo sposta. Mi spiega cosa è accaduto. Il signore torna a sedersi. Lo guardo. Una polo viola, occhi strabici, sui 60/70 anni. Potrebbe essere il padre di qualcuno, il nonno di qualcun altro. Me lo immagino già, a scrivere insulti ai migranti sul suo profilo Facebook.

Cosa ci divide e cosa ci accomuna

Siamo esseri umani. Io ed i fascisti, di tutti i tipi. Apparteniamo tutti al grande genere umano. Questo abbiamo in comune. Viviamo nello stesso paese, con condizioni diverse. Questo ci divide.

Vediamo i medesimi problemi, ma soluzioni diverse. Anzi, io alcuni problemi che loro vedono non li vedo proprio.

Però, perchè loro hanno così tanta paura? Perchè sentono il bisogno di un uomo che li difenda? Da cosa poi? In nome di cosa reclamano la morte, le minacce, gli insulti? Dove trova origine tutto questo odio verso il prossimo? Perchè vi è un bisogno così forte di affermare la propria identità? Si sentono davvero così minacciati?

Fascisti, di cosa avete paura? Perchè dovete minacciare chi è diverso?

Ipocriti, come tutti

Il fascista, l’odiatore, il manganellatore social del 2018 condivide foto e citazioni del Duce, poi non paga le tasse e non rispetta la legge. Dice che crede nella famiglia naturale e che l’aborto non dovrebbe esserci, poi ha due divorzi alle spalle e qualche amante minorenne.

Parla di Duce e poi evade. Parla di Duce e poi non fa lo scontrino. Insulta gli immigrati poi non fa le fatture. Così, tutti i giorni.

Si definisce di “Destra”, ma non sa cosa sia il rispetto per le Istituzioni.

Parla di naja, ma manco riuscirebbe a correre un chilometro e ti parla con le braccine da secco.

Se questo articolo diventasse Virale

Se questo articolo diventasse Virale, mi arriverebbero minacce. Ora che hanno preso coraggio, magari mi righerebbero la macchina o magari mi picchierebbero. Mi insulterebbero e vorrebbero la mia testa. Mi direbbero “Buonista/Radical Chic”.

Cercherebbero la storia della mia famiglia, comincerebbero a insultare pure loro. Io farei un po’ di querele, e ne approfitterei per cercare di capire la ragione di ogni loro insulto. Perchè lo farebbero?

Chi fa davvero schifo in tutto ciò?

In questo periodo in cui tutto sembra permesso, non sono tanto i 42.000 commenti che fanno schifo. Ma chi li ordina. Chi usa queste masse spaventate per i propri mezzi. Chi usa la paura e non la speranza, Chi parla di un mondo terribile, oscuro, brutto, senza fare nulla per migliorare la vita di nessuno.

Scappati di casa, persone che non troverebbero mai un lavoro in un mondo vero, usano queste masse per i propri fini. Per assumere gli amici. Per darsi un tono e sentirsi “stocazzo”. E quindi ora, gli scarafaggi, le merde, quelli che fino ad ora stavano con la testa nella sabbia, iniziano a “fare le ronde”.

Che fare con questo nuovo fascismo?

Mi chiedo quindi cosa possiamo fare. Una breve lista:

  • capire le masse e i loro perchè, e fornire loro un’altra soluzione che non sia la paura
  • guardarsi intorno e capire chi è un alleato
  • parlare con il proprio fascista interore e farlo ragionare
  • parlare di un nuovo mondo: un mondo positivo, un mondo bello, un mondo in cui c’è spazio e qualcosa da fare per tutti
  • alzare gli occhi, non avere paura, guardarsi le spalle ed essere sempre pronti ad un attacco
Ad un nuovo fascismo ci vuole una nuova resistenza

Per chi vuole costruirla, il momento è questo. Non possiamo stare fermi ed aspettare che tutto “si metta a posto”. Dobbiamo creare una nuova resistenza e anzi, andare oltre, e fornire una lotta comune a tutti che vada oltre la paura. Il momento, però, è questo. Non ieri, non domani. Oggi.

A cura di decio

Ho studiato economia, alla ricerca della strada della mia vita. Nel frattempo scrivo, leggo, ascolto musica e gioco ai videogiochi.

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