Recensioni Emotive #3 As You Were - TheCio

Recensioni Emotive #3 As You Were

Liam Gallagher. Che personaggio.

“Liam Gallagher, in UK ‘As You Were’ è da record e vende più di tutti gli altri dischi nella top 20 messi insieme”, titola rockol.it

As You Were. Che album.

Beatles, cantautorato inglese e americano, Rock, Oasis, un miscuglio che riesce a sapere di nuovo nonostante metta insieme una serie di elementi conosciuti e strabusati. C’è tutto, ma Tutto. Non il tutto che ormai ci propinano in ogni tipo di entertainment, dove sentiamo tutte le influenze, ma che oltre alla masturbazione dell’artista di turno, altro non vogliono dire.

Queste canzoni ti entrano dentro, le canticchi in giro, me le porto dentro da quella sera, a Milano, quando le ha cantate in acustico, davanti ad una piazza piena. Poi, ci ha cantato pure una canzoncina chiamata Wonderwall, ma non dirò nulla di tutte le emozioni che mi ha fatto provare.

Rimarrà mia, e di chi c’era, per sempre.

Non è il classico album solista, con 2-3 track decenti e il resto di riempitivo. Ognuna di esse, in ogni nota, in ogni parola, c’è l’anima del rocker di Manchester. È un album Vero, Vivo.

Oggi, quando suona tutto vuoto, dove ci sentiamo bravi ed intelligenti a dire che ascoltiamo mixtape di sconosciuti, riproducendoli dalle cassettine da Radio, queste canzoni sono Vere.

Non c’è nulla da dire, quando ascolti questo disco. Vieni portato nella Sua musica. Eravamo su un divano, ad ascoltare, facendo dei commentini in quel breve spazio fra una canzone e l’altra. Non c’era bisogno di fare altro, non era necessario.

Sedersi e ascoltare. Si mette in pausa tutto e ci si lascia cullare. In questo mondo di casino, di azioni e suoni contrapposti senza armonia, trovare una piccola opera che ti fa sentire lì, nel presente, senza nient’altro, è una piccola fortuna.

E ora, che non ascolto queste parole, penso al coraggio che ha trovato. Vieni da uno dei gruppi che, volenti o nolenti, ha segnato di più la musica negli ultimi 50 anni. Ti lanci in una impresa, con la strafottenza che ti caratterizza, ma che nelle interviste non viene fuori, quando confessi che non sapresti come era andata, ma ti sei chiesto, “Perchè se tutti sì, io no?”

E quando sei Liam Gallagher, prese di posizione di questo tipo, ti portano a creare piccole perle.

Certo, questo disco non cambierà la storia della musica come uno dei primi dischi degli Oasis.

Ma essere qui, ora, a poterlo sentire, a poterlo vivere. Mette in pausa tutto il resto.

Grazie Liam.

Decio

A cura di decio

Ho studiato economia, alla ricerca della strada della mia vita. Nel frattempo scrivo, leggo, ascolto musica e gioco ai videogiochi.

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