Un pupazzo. - TheCio

Un pupazzo.

Un pupazzo.

Sul mio comodino ci sono dei libri, il mio cellulare ed un pupazzo. Nessuno mi ha mai chiesto cosa ci facesse, un pupazzetto in camera mia. Eppure lui è lì. Ogni tanto ci gioco e vederlo il mattino lì accanto, mi fa sorridere.

L’avevo comprato qualche mese fa’ per una donna. Poi le cose non andarono più avanti, smisero di andare se mai erano andate ed in ogni caso, quell’oggetto rimase lì. All’inizio pensavo che gli avrei dedicato uno dei miei atti teatrali, ma mi piace così tanto che ho deciso di risparmiarglielo.
Non verrà bruciato nel barbecue nè tantomeno finirà nei Navigli. Penso che col tempo stia assumendo un nuovo significato.
Tempo fa’, ogni volta che passavo un esame, andavo a farmi un regalo. Un libro, una maglietta, un CD. E prendevo solitamente qualcosa anche a qualcun altro. Nessuno lo sapeva, semplicemente lo facevo. Arrivavo con un pensiero per qualcuno che mi era caro.
Ora è qui con me, questo piccolo insieme di tela e colori. Ci gioco con le mani, e mi fa molto strano essere qui, ora, a scriverne, quando avrei voluto gettarlo via. Ma è bello, è anzi, qualcosa di più.

Non posso che essere stranito, da questo fatto. Cambiare vuol dire anche questo. Assieme a cose ben più, come dire, notevoli, questo piccolo particolare mi stranisce.
Il piccolo è diventato mio. Simbolo di una indipendenza conquistata a fatica. Di un modo di essere nuovo ma al contempo continuativo di chi sono sempre stato.
Ho riguardato la mia vecchia mail e ho trovato una decina di corrispondenze che mi hanno convinto a fare una piccola cosa che non mi porterà da nessuna parte, ma che rimpiangerò fra 8 anni se non l’avrò fatta. Non ne ho parlato a nessuno dei corrispondenti di questi messaggi, perchè li ho trovati io. Li ho riletti io e credo che riguardi me. Potrebbe venire un giorno in cui anche loro li leggeranno di nuovo e vorranno parlarmene, ma non voglio invadere la loro intimità.
Ho letto con un occhio nuovo quelle parole d’amore che scrissi, amore amicale, fraterno quasi e ho capito che, tutto sommato, il coraggio di dire come stavo e cosa mi sentivo non mi è mai mancato.
Non vedo perchè farlo questa volta.

Nello scenario peggiore, ci ripenserò fra 8 anni e sorriderò, nello scenario migliore avrò qualcuno con cui parlare di questo mio piccolo pupazzo. Regalarglielo no però, giammai.

Decio

A cura di decio

Ho studiato economia, alla ricerca della strada della mia vita. Nel frattempo scrivo, leggo, ascolto musica e gioco ai videogiochi.

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