I viali di Torino
i primi di febbraio quando
il sole è caldo eppure
le piante piangono.
Qui in piazza Sabotino
il quindici arancio ha
la polvere dei tempi operai,
della vecchia Lancia che sai
è una vita abbandonata
– coi vetri rosa-azzurri rotti
che mi fermavo a consolare.
Si torna nel borgo dove
l’infanzia ricorda su per le scale
la casa gialla di fumo, la bobina
registrare le fughe per la porta
verso camera da letto a saltare
sulle doghe davanti allo specchio
di quel mobile pieno
di naftalina.
Passare ogni lunedì è fermare
la mente sui fili e a ogni rumore
sentire chini i tuoi occhi
piegarsi per terra.
Questo tram ricuce da anni
i quartieri dei nostri passaggi.
Nel viaggio sui condotti bagnati
a ogni fermata incaglia
e pure nella neve prosegue:
è questo sferragliare
che da sempre ci tiene, sfiniti,
insieme.
Poesia di Valentina Colonna tratta dalla raccolta La cadenza sospesa (Nino Aragno Editore, 2015)
Foto di Giovanni Portaluppi