Consigli per gli acquisti #5: Le cose di cui mi sono rotto le palle a 24 anni - TheCio

Consigli per gli acquisti #5: Le cose di cui mi sono rotto le palle a 24 anni

Consigli per gli acquisti è una rubrica che parla di rapporti umani. Specialmente della pessima gestione dei suddetti.

Arrivato all’augusta età dei 24 anni mi sono reso conto di essermi frantumato le palle di una lunga serie di cose.
Amici più saggi di me mi hanno detto che è e sarà così, che ci devo fare l’abitudine. Hanno ragione. Però, ora, sono davvero arrivato ad un punto in cui certe cose non mi risultano più sopportabili.

Sia chiaro. I problemi della vita sono altri. Quello che però non riesco a capire è proprio questo: viviamo in un mondo complesso. Cercare di capire cosa succede, come porci di fronti ad eventi più grandi di noi, cosa è giusto e sbagliato fare è già di per sé una grande ed importante sfida. Io sono convinto che proprio per questo dovremmo cercare in quei rapporti umani che abbiamo creato di portare quanta più positività e aiuto possibile, o quantomeno non andare a danneggiare la vita d’altri. Già di per sé è difficile capire cosa succede ed essere di aiuto in un mondo danneggiato dalla guerra, da fenomeni che neanche i governi riescono a controllare. Quindi, a che pro, a quale fine, rendere la vita del prossimo tuo peggiore così per sport? Ok, mi hai reso di malumore, e quindi ti senti meglio con te stesso?

Quelli che “dovresti fare così”

Anche chiamati i “consigli non richiesti”. Sei ad una festa e stai parlando con i tuoi amici di un tuo problema. Sei magari anche piuttosto agitato. Arriva una persona, sente due parole e “secondo me dovresti fare così”. E fin lì, ok. Mi giro, spiego che la situazione non è proprio così semplice, che anzi, della “soluzione” non me ne faccio niente e che mi stavo semplicemente sfogando un attimo.
Ma quello ti guarda. Ti fa “no, no, non hai capito, so benissimo di cosa stai parlando e cosa stai passando”. Come fai a dire a qualcuno che capisce di cosa sta parlando e cosa ha passato se non sei quella persona? E soprattutto, qualcuno ti ha chiesto qualcosa? Che diamine vuoi?

I Simpatici

Situazione simile a quella di prima. Arrivano, fanno una battuta sul come dovresti risolvere la situazione. “Ah ma il tuo problema sono le donne? Depilati, semplice no?”

Guarda, grazie. Grazie davvero. Non ci avevo mai pensato. Ti ringrazio. Clap Clap.

Le Scuse

Io non capisco come facciano queste persone. Hai la bellezza di 24 anni. O 23, 25, insomma. Giù di lì. Si parla di concetti come “lauree, lavoro, relazioni”. Insomma, argomenti importanti, traguardi raggiunti o non raggiunti. Come diamine si fa a mentire a se stessi ancora a questa età? Purtroppo in certe situazioni l’unico colpevole che ho e lì, davanti allo specchio e basta.
Per esempio, una volta ho conosciuto una ragazza dolce, carina e simpatica. Ho fatto un casino e niente, giustamente lei non ha voluto saperne di uscire con me. Se ci ripenso, mi sento un pirla. Ma non è che devo tirare in ballo mia madre, sua madre, il professore brutto e cattivo, il capo puzzone o altre cagate. Se mi chiedono rispondo “eh sì, sono stato un cazzone, mi spiace”. Fine.
Io purtroppo quando sento le maree di scuse mi si legge in faccia. Proprio come un libro aperto. Ricordo distintamente una conversazione recente.

“Questo, quello, quell’altro”

Io in silenzio. Mi guarda.

“Pensi siano scuse vero?”

Annuisco.

Magari è un mio limite, dovrei essere più “empatico”, “comprensivo”. O magari, dico, mi piace circondarmi di persone sincere con se stesse che non si raccontano cazzate e che davanti alla verità la accettano sorridendo sardonicamente, senza dover tirare in ballo condizioni astrali.

Poi mi chiedo perché sono single, vabbè.

I Rapporti Umani

Non bisogna essere simpatici a tutti. Punto. E fin qui, penso che chiunque ha un po’ di sale in zucca ci si ritrova. Io però, sento il bisogno di andare un pochino più a fondo. Le dinamiche relazionali sono complesse e spesso mi causano parecchi mal di testa.

Quello di cui sono sicuro però è che non è necessario mantenere un rapporto con tutti. I rapporti finiscono. Fine. Le porte si chiudono e non si riaprono e se si riaprono non saranno mai come prima. Non ho più tempo da perdere dietro a persone che si definiscono “amici” solamente per poterlo dire in giro. Avere un rapporto, con me, richiede impegno e volontà da ambo le parti. Per carità, sarò matto io, ma che senso ha portare avanti cose in cui una delle due parti deve passare attraverso delle forche caudine anche solo per vedersi una volta?

Per non parlare dei “eh ma non ti fai mai sentire”. Fatti sentire tu.

Chiudo dicendo questo. Sono tutte cazzate eh, ne sono consapevole. Di sicuro non sono questi i problemi della vita. Però quando uno si affaccia alle grandi domande, o cerca di capire come diventare un qualcosa di positivo in mezzo a tutto questo casino, queste sono distrazioni che le persone “arrivate” che conosco potrebbero evitarmi. Almeno, io credo così.

Decio

A cura di decio

Ho studiato economia, alla ricerca della strada della mia vita. Nel frattempo scrivo, leggo, ascolto musica e gioco ai videogiochi.

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