Tutto inizia con questo articolo sulle elezioni comunali di Torino. Un’analisi quasi condivisible, finché non si legge: “[…] Ecco l’ingresso della città nell’era cosiddetta postindustriale, con il consueto doloroso corollario fatto di licenziamenti e cassa integrazione. Dietro l’angolo, la caduta del muro di Berlino, l’avvento del pensiero ultraliberista e la globalizzazione, che qui come a Parigi o a Londra fa rima con precarizzazione: del lavoro, e dunque delle esistenze”. Ed eccolo lì, fare il suo ingresso trionfale come in...
13 Giugno 2016