Il 10 giugno ho creato una playlist su Spotify.
Si chiama, appunto, “la mia Playlist per Te”.
Purtroppo in amore con le parole non sono mai stato davvero bravo. Non che lo sia nel resto, per carità, ma in quell’ambito ero bravo a fare disegni. Quando sono innamorato mi basta guardarla e sorridere. Pensarla. Preoccuparmi per lei. Occuparmi di lei.
Non sono mai riuscito a mettere giù, nero su bianco, quello che l’innamoramento mi fa sentire e provare. Ogni singolo accrocchio di lettere mi sembra indegno di essere scritto, potrebbe venir malinterpretato, potrebbe non essere la parola che riesce a farle capire come mi fa sentire.
Così, questa volta, ho deciso di prendere la questione in mano con un netto anticipo.
Ogni volta che sento una canzone che parla a quella parte di me al momento inerte, la includo in quel gruppo. Pian piano sto costruendo un piccolo patrimonio, tutte le sfumature di quel sentimento per cui si combattono guerre, per cui si muore vivendo e si vive morendo.
Sarà perchè non ti ho ancora incontrata. Non so come è il mio tipo, mi innamoro delle persone, non dei tipi. Forse sarai una musicista, o magari una ballerina, di sicuro avrai quel qualcosa che mi farà diventare sicuro nel parlarti. O forse il nostro inizio sarà uno di quelli trituranti, in cui non si capisce se devo andarmene o devo rimanere, dove mi chiederò se lo voglio davvero sapere.
Con te correrò e camminerò, non curanti di quello che ci succede attorno perchè finalmente riusciremo a fermare il tempo a vicenda per entrambi. Ci basterà contare le stelle e insieme ce la faremo, che sia a vivere da soli o a girare per il mondo a vivere avventure.
Sarà come tornare sedicenne, però con tutta la consapevolezza che ho oggi. Ci accetteremo a vicenda, nonostante il vissuto e le valigie di entrambi. Riuscirai a farmi credere di nuovo nell’Amore. Non sarà facile, liberarsi di tutte quelle protezioni, ma ci riusciremo, a vicenda. Capiremo di essere amici, ma che non stiamo cercando una amicizia.
Sarai il mio cielo pieno di stelle nelle notti più scure, la persona in cui perdermi quando voglio prendermi una pausa da tutto. Non la mia anima gemella, ma la sorella della mia anima.
Una volta, dopo tanto tempo, ci toglieremo un po’ di pressione. Che sia per sempre, che sia per qualche tempo, ci guarderemo negli occhi sapendo di avere un complice ed un compagno di squadra. Non sapremo, fino alla fine, se siamo fatti l’uno per l’altra, se siamo quello che stavamo aspettando.
Spero che tu abbia gli occhi di una tigre, perchè al mio fianco voglio qualcuno che corra almeno quanto me. Ti voglio forte ed in grado di ballare. Di bere. Di mangiare. Di reggere il mio passo. Da te non mi aspetto di meno. Sì, sono un ragazzo solo e intendo rimanerlo con te. Uniti, ma come due entità diverse. A cui dare e chiedere aiuto, ma da cui imparare anche a cavarsela da soli.
Certo, litigheremo, ce ne diremo di tutti i colori e da te non mi aspetto di meno. Ma non lasceremo che quella sia la nostra ultima canzone.
Intanto, io affiderò a queste canzoni il compito di riuscire a farti capire come mi fai sentire. Conscio che, a parte tutte queste belle parole, non ho davvero la più pallida idea di come ci incontreremo, di quello che saremo, di quanto dureremo e di cosa rimarrà di noi dopo il nostro incontro.
Quello che so, davvero, al netto di tutto, è che sono finalmente pronto a conoscerti. Intanto, io vado avanti. Quando vorrai, sono qui.