Sigaretto   Sigaretto sigaretto che mi fai gonfiare il petto, il tuo gusto è perfetto, di fumarti io non smetto.   Tu sei il fumo degli dei; senza te come farei? sigarette non vorrei né cannette rollerei.   Tutto tutto io ti tiro, poi ti guardo e ti ammiro e rifiuto agli altri un giro.   E anche se dopo sto male, a uno straccio tale e quale, questa pena so che vale. Gilbert...

Allergia   Dolce dolce primavera così bella, così vera tu mi porti l’allergia che mi attacca per la via.   Come fare io lo so: in montagna me ne vo, dove quella non sovviene; solo lì io sto bene.   In città poi si torna, dove il moccio sol m’adorna e io dico peste e corna!   La pianura mi tormenta: di starnuti più di trenta; Almeno un fiato mi consenta!   Gilbert...

LA METROPOLI Noi aspettiamo l’alba. Aspettiamo l’alba pietosa che venga a liberarci dall’enorme peso di una notte crudele, dell’ennesima notte puttana che si porta dietro i suoi fidi strumenti di tortura: il silenzio urlante che ci fracassa i timpani, il buio multiforme in cui è racchiuso tutto ciò che non vogliamo vedere, la sete che arde la gola e che non si può placare con il bicchiere d’acqua che teniamo sul comodino. E che, soprattutto, si porta dietro uno sciame...

    Luce accecante di un solo istante rinchiuso prestabilito e già ricarica avanti un’altra click!...

Cosmogonia Di Snorri Sturluson     Ci dissero di aspettare senza affrettarci. Di aspettare ciò che sarebbe venuto, quello che ci saremmo meritati. Di trascendere. Ci chiesero di non curarcene ancora. Di vivere ogni giorno nella virtù, atarassia o compassione. Di meditare. Ci persuasero a dominare il cosmo. Di plasmarlo secondo i nostri voleri, tautologico status quo. Di immanere. Ci riferirono tutto questo tutto insieme cercando di darci un senso. Ci parlarono e noi accettammo, perché volevamo un senso. Non ci...

Consumare le ore piluccando frammenti di frasi non dette di inutili rimpianti nati dalla paura cibo spazzatura Scritti Ribelli...

Ci è voluto parecchio a capire che alla fine del Sud c’è lo stesso identico freddo che proviamo in cima alle mappe D’improvviso come un colpo di vento che ci lascia a guardare cartine ormai piene di sogni delusi mi ritrovo a contare i tuoi lividi che nascondi tra pelle e pennello ma soltanto quelli più in alto mi hai concesso in quel buio stellato Gli altri che sia uno o milioni mi trovo a sperare non guariscano più Per...