o Dio Liquido - TheCio

o Dio Liquido

Ieri e oggi, finalmente, ha piovuto.

Dopo quaranta giorni di siccità, dopo incendi e distruzione, finalmente piove.

Viene portato via l’inquinamento, nei tombini. La vita ricomincia a scorrere nelle valli, la terra beve, avida, questa acqua, da cui per tanto tempo è rimasta lontana.

Piove sui miei peccati. Piove su tutto quello che siamo, come un nuovo battesimo, di un autunno che ritorna se stesso. Su Montale e su D’Annunzio, sulle loro tombe e sulle loro opere. Questa acqua si appiccica ai nostri vestiti, mano nella mano, districandoci in mezzo al traffico di persone. Una coppia limona nella mandria, come se la strade fosso solo loro. Tentano romanticamente di scrivere la loro canzone nelle nostre menti, infilando la faccia di uno nella bocca di lei.

I commessi ci guardano, e provano a venderci un altro maglione ed un altro pantalone, cercando di aggiudicarsi la vendita, per prendere il bonus mensile. Tutto questo, tutte queste persone, le loro storie, i loro giornali di Lotta Comunista, i loro bambini, il loro non saper camminare e non avere coscienza che prima si lascia uscire poi si entra nei negozi, non sopporto nulla di tutto questo. Ogni volta spero di liberarmi di questo pensieri, e voglio avere fede che questo torrente possa spogliarmi di tutta questa rabbia, ma non accade.

Piove. Questo però non cambia che domani è lunedì e dovrò ricominciare la routine settimanale, tentando di non farmi tirare in giù dai miei errori, e di non distruggere quel poco di caro che sono riuscito a costruire in questi anni.

Piove. Mi chiedo se questi quaranta giorni ci spingeranno a migliorare e a trattare meglio l’ambiente, ma ho come l’impressione che non cambierà niente, e tutto tornerà come prima, fino ai prossimi incendi e alle prossime alluvioni, alla fine delle quali pubblicheremo i nostri post da radical chic del cazzo che tengono all’ambiente, pubblicando materiale online su social hostati da server che vanno avanti a benzina elettrica.

Piove. Finalmente cala il silenzio. Rimango solo con i miei pensieri ed il tuo respiro. E sorrido.

Fuori un tuono, il ticchettio delle piccole gocce sul vetro. Sono le quattro e fra due ore mi dovrò alzare, ma almeno ti potrò salutare.
E andrò, solo, in mezzo alla pioggia, tornando a Milano, a scrivere la mia storia, giorno, per giorno.

Decio

A cura di decio

Ho studiato economia, alla ricerca della strada della mia vita. Nel frattempo scrivo, leggo, ascolto musica e gioco ai videogiochi.

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