Come sopravvivere, alla fine #3 - TheCio

Come sopravvivere, alla fine #3

Sì.

“I care about everything and I try my best, but nothing much seems to happen. It’s because I’m boring.”
“Why do you say that?”
“Because it’s true. I…I’ve never done anything extraordinary. I think that’s why I play videogames. Because they’re more interesting than my real life.”

È un dialogo di Special Correspondents, nuovo film Netflix con Eric Bana e Ricky Gervais (che ne è anche produttore).

In breve, il personaggio di Gervais è una persona qualunque, che viaggia poco. Sposato, innamorato. Che legge fumetti e gioca ai videogiochi. Fuori forma. Appassionato di quello che fa. Insomma, diciamo che mi ci sono rivisto parecchio.

Bel film, divertente.

Certo, mi ci sono ritrovato, un po’. Un po’ tanto.

Poi ho ripensato a un’ora prima, quando ero in via dei Fiori Oscuri. Ero nel bagno del locale e mi stavo guardando allo specchio. Ero così perso nel cercare di capire chi fosse quel figuro che da un sei mesi a questa parte mi segue che sono uscito dal bagno con la patta aperta. Camminando nel mio modo mi guardo andare all’indietro, qualche ora prima quando ero in palestra.

Dopo quasi un annetto inizio a vedere qualche effetto.

Poi mi ritrovo a pensare a due weekend fa. Quando ero con i miei amici e abbiamo parlato di Amicizia. Di dove vorremmo vivere. Del piacere di respirare un po’ d’aria. Del non sapere nulla del domani, della paura di perderci e della fortuna dell’averci in quel momento.

Così penso a quel mio amico, che mi chiama.

“Ma che cazzo stai facendo? Tu sei matto. Stai facendo tutti gli errori che non dovresti fare, uno dopo l’altro. Lo sai vero che non andrà come vuoi?”

“Oh sì, ma io voglio lanciare questi dadi.”

“Lanciali [e qui ride e posso sentire che scuote la testa] ma se poi mi torni come ad Agosto ti picchio.”

O ai miei, che provano a sdrammatizzare l’avere un ventiquattrenne che gira per casa con il muso mugulando e mugugnando frasi sconnesse, o non aprendo bocca leggendo libri deprimenti ma al contempo ironici, proprio come io intendo la mia vita. O della sorella che ti vede piangere un po’ e ti sorride semplicemente, come solo lei sa fare.

Alle centinaia di messaggi che ci scambiamo, in quella maledetta chattina, dove ci mettiamo a nudo per sperare di ottenere qualche diamine di risposta, salvo poi uscirne più confusi di prima.

A chi sento ogni tanto, ma è come se ci fossimo salutati ieri.

O del parlare della fine, del costruire, dei sogni. Di come il tempo sia totalmente relativo e qualcosa come una manciata di ore possano valere come anni. Delle uscite, dei dubbi.

O anche i discorsi fatti fra persone che neanche si conoscevano e complici la stanchezza e qualche drink, si raccontano a vicenda ciò che nascondono magari agli amici di una vita. O a quella birra presa in quel bar all’angolo.

Dei ragazzi e delle ragazze che fanno parte con me di una associazione di cuori con le ali.

Delle anime che passano in questo blog. Di chi scrive. Di chi legge e condivide, di chi legge e non dice nulla e di chi mi piacerebbe leggesse ma di sicuro non avrà aperto questo link.

O chi continua a chiamarmi a uscire a Milano, anche se arrivo sempre in ritardo e piuttosto rincoglionito.

Certo. Leggo fumetti. Gioco ai videogiochi. Non ho mai combinato nulla di che, nella mia vita. E chi mi conosce sa che lo penso. Credo che il mio bello debba ancora venire, o almeno ci spero. Ardentemente.

Forse dovrei smetterla di bruciare, perchè finisco sempre per scottare chi mi viene vicino. Mi piacerebbe essere più calmo, meno reattivo. Più pacato, meno emotivo. Ma non sarei io e quindi, alla fine, va anche bene così.

Nonostante questo posso dire di essere in un rapporto con persone fantastiche, nella mia vita. Di aver avuto la fortuna anche semplicemente di scambiare qualche parola ed ora di vita, con alcune di loro.

Come sopravvivere alla fine, terza parte: dicendo sì, alla vita.

Anche se non è nulla di straordinario, la mia.

Voi invece lo siete, eccome se lo siete.

Decio

A cura di decio

Ho studiato economia, alla ricerca della strada della mia vita. Nel frattempo scrivo, leggo, ascolto musica e gioco ai videogiochi.

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