Una stupenda vacanza: La nave, il mare e il ritorno. Parte finale. - TheCio

Una stupenda vacanza: La nave, il mare e il ritorno. Parte finale.

Dramatis Personae

Decio: guidatore costiero, mente vegante, a tratti scompare.

Debbi: ancora incredula di essere sopravvissuta. Ora su internet ci sono un sacco di foto del suo posteriore e di lei addormentata.

Balda: guidatore insulano e padano, portatore di strade non lineari milanesi.

Batta: va da tamarro pienamente a suo agio a Zrce a patata.

La condensazione degli eventi di questi ultimi tre giorni va a ricercarsi nelle seguenti cause: la giornata di venerdì ha privato i nostri di ogni singolo centilitro di energia disponibile, sabato si sono dedicati a riprendere coscienza di sè e del proprio corpo e domenica hanno navigato le maree di cemento, arrivando increduli a Biella alle ore 23 circa.

Venerdì 14 Agosto, o anche “Siamo fuori dalle undici e siamo rientrati stabili in casa il mattino dopo alle 7”

La festa in barca. Procede come tutte le feste. All’inizio il nulla assoluto. Vengono presi da “porca miseria, abbiamo davvero pagato per questo? Perchè nessuno balla? Perchè nessuno parla?”

Due ore di musica martellante, sangria scadente, acqua di rubinetto di nave e qualche tuffo dalla parte più alta della nave, i nostri hanno perso totalmente la capacità di capire dove sono, perchè sono e di come sono finiti su quella nave. Ci si fionda a vicenda nel mare urlando improperi, si continua a ingollare roba alcolica dal colore rossiccio e si balla. Ad un certo punto abbiamo pure mangiato.

Pit stop a Zrce, al Noa. Tum Tum, musica italiana, altri italiani. Confermiamo che Pag è Rimini in Croazia.

Ad un certo punto della giornata non ben specificato, si viene a scoprire la presenza di altri biellesi sull’isola. Se prima vi era qualche motivo (la stanchezza, il sole, il numero immenso di persone incontrate che aveva già rotto la barriera misantropica) ora senza indugio la serata era programmata. Usciamo a mezzanotte e mezza. Ricordo indistintamente di essermi buttato in una piscina con i pantaloni tirati su. Una, Due, Tre discoteche gratuite. Musica figa. Da 4 siamo arrivati a essere 12 esseri senza più connessione con la realtà se non un numero imprecisato di tunz intervallati da unz.

Zrce è un posto meraviglioso: passi dall’odore di un mare pieno di piscio, alla visione di ragazze e ragazzi che rigurgitano il pranzo della comunione per terra.

Momento topico:

Gli altri biellesi guardando la targa della nostra accalappia cagne: “INCREDIBILE DEI BIELLESI!”

“Ciao. Siamo noi. Quelli di prima.”

Sabato 15: aka ferragosto aka non ce ne frega niente di ferragosto, siamo in Croazia, noi ce la si scialla e non dobbiamo dimostrare niente a nessuno + 1.

Il giorno dopo ci si spiaggia al mare. Chi leggendo, chi provando a prendere un colore diverso dal verde, chi nuotando. Organizziamo il viaggio del ritorno, facciamo le valigie, giochiamo a Risiko. Facciamo foto a Debbi che dorme. Increduli del fatto che non ti lanci acido addosso.

Dialoghi al lume di sigaretta fino alle 4 del mattino. Bei momenti.

Domenica 16. Il ritorno. L’eterno ritorno. Non dell’uguale però.

Viaggio abbastanza tranquillo. Italiani che non sanno guidare, svizzeri che se ne fottono delle regole, Decio che va full milanese con annessi insulti e accento misto a naso tappato dal raffreddore. Batta che gestisce la musica per la seconda metà del viaggio, portando perle del calibro di questa, Balda che salva il Decio (ormai giunto al limite di sopportazione) guidando nella Padania  e Debbi che dorme.

Convinti di trovare un Duty Free e quindi di spendere le loro cune per poi vantarsi del risparmio, scoprono amaramente che si paga solo in Euro. Ora avremo delle nuove banconote per il Monopoli.

Finiamo a sfondarci di Sushi a Milano. E poi si ritorna a Biella.

 

Che poi per me questa è la “vacanza della maturità”. Forse sono cresciuto un pochino, forse mi sono rilassato e forse ho fatto un paio di decisioni. Forse. Quattro persone che hanno scelto in modo abbastanza cosciente di passare una settimana insieme. Quattro più uno perchè la presenza del Fra è stata abbastanza costante. Si sono sorbiti i miei gruppi che neanche hanno 50k di ascolti su Spotify, i miei momenti di assenza mentale senza insultarmi troppo. E sopratutto la mia incapacità di reggere l’alcol.

 

 

 

A cura di decio

Ho studiato economia, alla ricerca della strada della mia vita. Nel frattempo scrivo, leggo, ascolto musica e gioco ai videogiochi.

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