decio, Autore a TheCio - Pagina 17 di 23

decio

Post

L’ultima sigaretta.

Mi ricordo ancora le prime sigarette. L’intontimento che durava sempre meno. Mi sentivo così figo a fumare per Lei. Mi avevano detto che iniziare a fumare per una ragazza era una cosa stupida. Dovetti fumarmi due tre paccheti di nascosto per imparare la posa, il tiro e tutto l’atteggiamento del fumatore provetto. La mia morosa non aveva capito niente. Odia le sigarette e pensava avessi iniziato solamente per darle fastidio. Tonta. Avevo aggiunto Marlene su Facebook dopo averla conosciuta ad...

Libertà.

  Quando facevo le medie tutti i miei compagni di classe erano dei fascio. Per quanto un ragazzino delle medie possa comprendere cosa significa fare la celtica sul proprio zaino e dire di essere fascisti, loro lo dicevano. Io, che come sempre prima di fare qualunque cosa devo trovare l’alternativa più astrusa, dopo essermi informato sul mio libro di storia su chi fossero i loro oppositori e aver capito che neanche quella visione mi entusiasmava più di tanto, decisi di...

Ciò che diamo per scontato.

Fin da quando sono adolescente ho sempre trovato fastidioso il mese di dicembre. Capodanno per me è sempre stata la festa per due motivi: avere accanto persone con cui sto bene e, soprattutto, la fine di dicembre. Una volta, quando ancora mi definivo credente, prima di cadere nel baratro della confusione e del cinismo, c’era almeno il Natale che mi tirava su. La Messa di Natale, la Comunione di Natale. Momento in cui tutta la comunità si riunisce, malgrado le...

Dr X e Mister Decio

Ieri, girando per Milano, mi viene detto questo: “Sai, ho letto il tuo blog. Mi hai stupito. Come Dr Jekyll e Mister Hyde.” Ho sempre vissuto basandomi sul concetto di opposizione. Un comportamento o era giusto o sbagliato. Una idea o era buona o cattiva. O ero d’accordo o ti sbagliavi. Non c’era una sfumatura, un cercare di vedere il punto di vista di tutti o il giustificare i comportamenti. Dicevo spesso “Capisco, ma non condivido”. O bianco o nero. O...

Una lettera d’amore scritto ti ho.

Premessa: questa è la seconda versione di una lettera che scrissi sette anni fa. Sono cresciuto, ho perso la prima versione, mai mi scorderò che chiunque l’avesse letta pensava o fosse dedicata a lei o fosse dedicata ad un’altra. Quando non era dedicata che ad una idea. Dopo che un amico mi ha fatto notare che questo blog spesso sembra la versione scritta di questa canzone di Adele (che non mi piace rispetto alle altre) ho deciso di mettere giù...

Avrei voluto

Homo sum, humani nihil a me alienum puto. Una volta avrei voluto essere tante persone. Il Salvatore. Quello da cui sai che puoi essere ascoltato. Avere la capacità di comprendere, di dare una mano, fornire una soluzione. Di avere una risposta a tutte le domande. Un omino paffuttello con la verità scritta in un palmo della mano ed un sorriso tranquillo stampato in faccia. Lo studente perfetto, che prende voti alti, studia, è proattivo. Il Cittadino. Quello che ancora crede...

La fortezza della solitudine

Nel silenzio del ghiaccio atterro. Mi guardo intorno. Il nulla. Apro la porta. Mi tolgo gli occhiali. Massaggio gli occhi. Sono stanco. Sono solo. Ho lasciato ogni mezzo di comunicazione a casa. Non voglio più tornare nella civiltà. Per tutti sono morto un pomeriggio di Novembre. Hanno vinto loro, mi hanno sconfitto. Il resto della squadra si riprenderà dalla mia dipartita e arginerà i danni, ne sono sicuro. Non hanno bisogno di me, non lo hanno mai avuto. Il ruolo...

Di che cosa parla veramente questo blog

India

Più volte mi è stato chiesto se racconti solo fatti autobiografici. Se questo breve racconto fosse vero. E via dicendo. Questo blog parla di quello che ci leggete voi. Ogni intervento, articolo, racconto (mio o di altri) è una piccola creazione a se stante dal proprio creatore. Certo, l’autore o l’autrice ci mette dell’anima e ha uno scopo a scriverla, o può essere nata da uno spunto di vita vissuta, o anche essere semplicemente un viaggio empirico. O può essere...

L’ossatura

  Oggi è stata una giornata difficile da portare sulle spalle. Ho già pubblicato oggi, ma ho cancellato. Anzi, meglio, ho messo da parte. Verrà poi pubblicato nel libro. Era un pensiero pesante. Bello come può essere solo qualcosa che esce da un fiume di lacrime e dal fuoco del dolore. Non meritava però di essere pubblicato fuori contesto. Non meritava l’importanza che gli ho dato e che gli si sarebbe potuto dare. Mi dicono che finalmente giro con la...